Quadrimestrale di Informazione

Proprietà: Associazione Castiglione 2000
Redazione: Via Toscana 10- Castiglione dei Pepoli


Direttore Respons. : ZUCCHINI FRUTTUOSO

Anno II N° 4 - Agosto 2008
Reg. Tribunale di Bologna
N° 7744 - del 21 Marzo 2007


Stampatore: Tipolito PIEFFEPI S.n.c.
Casalecchio di Reno - Bologna

www.castiglione2000.org

Tra gli addetti ai lavori, nelle associazioni, in famiglia, al bar si discute da tempo su quale sarà il futuro del Comune di Castiglione dei Pepoli. Non si tratta di dibattiti veri e propri, ma di occasionali confronti di opinioni spesso diverse. Un concetto, però, appare condiviso: le prospettive di lavoro per un giovane (e ancora più per un meno giovane) sono pressoché nulle e, quotidianamente, i nostri ragazzi cercano occupazione in altri posti più o meno lontani. Il senso di appartenenza al territorio e alla famiglia li induce a pensare che si tratti di un momentaneo distacco e che prima o poi troveranno il modo di vivere da Castiglionesi a Castiglione. Purtroppo la realtà è ben diversa. Col passare degli anni ci si stanca di fare il pendolare, pian piano nascono altri interessi, si fanno e si coltivano nuove amicizie che, non di rado, sfociano in matrimoni o/e convivenze. A questo punto il legame tra questi ragazzi e il territorio dove sono cresciuti è costituito dai genitori (fin tanto che sono in vita).
Conclusione: Castiglione dei Pepoli e le sue frazioni diventeranno sempre più paesi di anziani senza alcuna possibilità di sviluppo.
Appare quindi chiaro che l'occupazione è la chiave che può consentire l'apertura di nuovi orizzonti per un ritorno alla vitalità e vivacità cittadina che soltanto pochi anni fa caratterizzavano il nostro Comune.
Sentiamo spesso dire che non ci sono le condizioni per un'inversione di tendenza, in quanto le specificità del territorio ci penalizzano. Balle!! Un territorio che vanta ricchezze inestimabili (tranquillità, immensi polmoni di verde con scorci paesaggistici mozzafiato, aria ed acqua di rara purezza, …), tre caselli autostradali e una stazione

 

ferroviaria che in mezz'ora consentono di raggiungere città come Bologna e Firenze … scusate se è poco.
Allora cosa serve perché Castiglione dei Pepoli torni ad essere il Comune guida di questa parte dell'Appennino?
Certamente non aspettare che altri scommettano su tali potenzialità: Gaggio Montano dovrebbe far riflettere.
Certamente non demandare ad altri le responsabilità di scelte che sono determinanti per creare occasioni di sviluppo.
E allora diciamo ai giovani, che sono i più interessati a questi temi, ma lo diciamo anche ai genitori, che dovranno aiutare i figli a disegnare il proprio futuro, e lo diciamo anche agli anziani, che dispongono di un bagaglio di esperienze notevole e spesso anche di ritagli di tempo consistenti: cosa volete fare per il vostro paese?
In tutta umiltà, e con la consapevolezza dei nostri limiti, vi invitiamo a mobilitarvi.
Tra meno di un anno saremo chiamati a rinnovare l'Amministrazione Comunale, la guida del paese.
Ci piacerebbe che nascesse uno spirito nuovo tra la gente in modo che la partecipazione alla competizione elettorale e la scelta degli amministratori non fossero la necessità di rispondere ad esigenze politico partitiche, ma la voglia di dare soluzione ai problemi (che non sono pochi) del Comune, affidando responsabilità in base a comprovata serietà e competenza.
Non chiediamo a nessuno di rinnegare le proprie ideologie, che potranno essere espresse in sede di elezioni politiche, ma di partecipare attivamente alla rinascita del nostro Comune.

 
      Dal CONSIGLIO COMUNALE (a cura del gruppo consigliare Castiglione 2000)       

 Interrogazione


Ai sensi dell'articolo 21 del regolamento comunale i sottoscritti chiedono:
 

  • Se risponde a verità la voce cui l'Amministrazione Comunale ha intenzione di abbattere gli alberi dell'aiola spartitraffico sita nell'incrocio fra via A. Moro e via D. Alighieri nonché quelli sul lato destro della stessa via D. Alighieri sul tratto che porta alla piazza del mercato.
     

  • Se è vero che l'azione sarebbe resa necessaria per consentire il transito di trasporti eccezionali inerenti la costruzione del palasport di piazza del mercato.
     

  • Se siano state esaminate tutte le possibile alternative al taglio degli alberi.
     

  • Se l'intervento fosse stato previsto durante l'istruttoria effettuata dall'Amministrazione prima dell'approvazione del progetto esecutivo.
     

  • Se si preveda, in vista del trasporto sopra menzionato, che sia necessario arrecare, al patrimonio pubblico o a quello privato, ulteriori danni che non erano stati previsti né conteggiati nell'istruttoria di approvazione del progetto.
     


Castiglione dei Pepoli , li 09/06/2008

I Consiglieri comunali Castiglione 2000

L' Amministrazione Comunale ha risposto che la colpa è della Ditta che esegue i lavori la quale doveva accorgersi del problema al momento della presa visione dei luoghi.

Purtroppo si dovranno tagliare gli alberi dell’aiuola tra via A. Moro e via D. Alighieri (vedi foto) per consentire il transito delle travi.


Noi però ci chiediamo dove erano il progettista , il Direttore dei lavori, il responsabile del Procedimento, l'Ufficio Tecnico comunale, ecc…
ma l'importante è scaricare la colpa dei propri errori su altri.

 

 

Interpellanza


  • Si chiede al Sig Sindaco se sia a conoscenza del fatto che, da alcuni mesi, in via Pepoli, tra la fermata dell'autobus e la Cassa di Risparmio, esiste una pozza di acqua fognaria stagnate del diametro di circa tre metri. Questa pozza, che è interna al cantiere dei lavori tutt'ora in corso in via Pepoli, determina gravi disagi alla popolazione a causa del fetore e dei miasmi da essa rilasciata.

 

  • Si chiede se il perdurare di tale situazione costituisca danno alla popolazione.

 

  • Si chiede quali interventi il Sindaco voglia predisporre per mettere fine a tale situazione disagevole.

 

  • Si chiede quali tempi di attesa siano prevedibili prima che la situazione venga sanata in modo definitivo.

    Castiglione dei Pepoli , li 12/5/2008
    Pietro Agostini Castiglione 2000

 

 

Poco dopo la presentazione dell'interpellanza e prima della risposta in Consiglio Comunale il problema è stato alla meglio affrontato.

 

 

Eppure non si tratta di un luogo poco frequentato!! Siamo in mezzo al paese dove tutti passano. Forse mancano solo un po' di attenzione e rispetto.

 

 

 
ESTATE 2008

PISCINA VAL DI SOLE

 

Nella programmazione dell’amministrazione comunale era prevista l’inaugurazione nell’Agosto 2008.

 

   Piccole cose  

Mai come ultimamente in paese è avvertita fortemente dai cittadini una precisa mancanza: un parco pubblico.
Con questa definizione, per evitare fraintendimenti, si considera un'area verde dotata dunque di alberi, panchine, qualche attrazione per i più piccini, possibilmente recintata e quindi lontana ed al sicuro dal traffico delle auto, area quindi presso la quale sia possibile trovare utenze differenti (bambini, genitori, anziani...)
Ad oggi infatti, alcuni dei cantieri pubblici aperti nel capoluogo, a causa delle aree che occupano, ci hanno sostanzialmente privati degli spazi che erano abitualmente utilizzati per trovarci assieme all'aperto.
E' paradossale che un paese di montagna, immerso nei boschi, sia privo di una pubblica area verde destinata all'incontro: quando ci troviamo all'aperto, specialmente con dei bambini, non sappiamo dove poterci recare per poter rimanere qualche tempo tranquilli esaudendo la naturale necessità dello “stare assieme”.
Specificato dunque cosa s'intenda per “parco”, si può capire come l'esigenza di socializzazione non possa essere soddisfatta dalla Piazza, che è sì area di incontro e di passaggio a piedi come in auto, come del resto lo è sempre stata, ma non è certamente zona verde adatta al gioco ed allo svago: non è la sua destinazione.
Non è sostitutiva di un parco l'area velodromo, perchè nasce e vive come impianto sportivo, è priva di ampi spazi verdi, ed è destinata

 

all'allenamento in bicicletta, al calcetto ed alla pallacanestro, e nemmeno il Parco Robinson, che è sicuramente area gioco per i più piccini, ma viste le dimensioni, la vicinanza ad una strada, la scarsità di verde presente e le pendenze non può ritenersi giardino adatto a tutte le utenze.
Quindi ad oggi, di un parco presente o futuro, non ne abbiamo notizia.
L'unica area di pubblico e libero utilizzo, con limiti evidenti (poco verde, molto cemento ed asfalto..) ma risolvibili, in grado di soddisfare, seppur parzialmente, le esigenze sopra descritte era quella dello scomparso schettinaggio grazie soprattutto alla caratteristica di centralità in paese.
Oggi, alla suddetta area si sta sostituendo il nuovo palazzo dello sport: struttura necessaria, ma ubicata purtroppo ed innegabilmente, nell'unico luogo laddove eravamo soliti, storicamente, ritrovarci in compagnia.
Va tenuto conto, inoltre, che tale Palazzo dello sport naturalmente sarà destinato ad un utilizzo diverso rispetto alla compianta area precedente e di conseguenza di non più libera e pubblica fruizione.
Ed allora ecco che a fronte di cantieri infiniti e grandi opere, noi cittadini comuni ci accontenteremmo anche, talvolta, di piccole cose...se un parco pubblico può essere ritenuto tale...piccole cose appunto, magari sfuggite finora, ma in grado di migliorare la qualità del nostro risiedere in paese e del soggiornare dei “villeggianti”, piccole cose, infine, dettate principalmente dal recepimento delle reali, semplici, più sentite e manifestate necessità dei castiglionesi.

 
    Dalle Frazioni : Baragazza e Roncobilaccio   
VARIANTE DI VALICO:
ENNESIMA BEFFA PER I PROPRIETARI


I proprietari degli immobili interessati dalle procedure espropriative finalizzate alla realizzazione dei lotti 9-10-11 della Variante di Valico (Roncobilaccio e Baragazza) hanno ricevuto da Autostrade per l'Italia S.p.A. un trattamento del tutto singolare.
Trattandosi di opere dichiarate di pubblica utilità, i proprietari di tali immobili hanno deciso di cedere volontariamente gli stessi alla Società Autostrade per l'Italia, accettando le indennità e le modalità stabilite da quest'ultima; indennità quantificate al mq in € 0,33 per prato di collina, € 0,45 per bosco ceduo, € 0,60 per terreno seminativo!
Sono stati quindi stipulati atti sostitutivi della procedura di esproprio, nei quali era fra l'altro stabilito che una parte (80%) dell'indennità dovuta veniva versata ai proprietari in quella sede, mentre la restante parte sarebbe stata corrisposta al momento della stipula dell'atto definitivo di trasferimento, da effettuarsi a lavori ultimati. I proprietari erano inoltre tenuti indenni da qualsiasi spesa.
Fino al luglio 2007 tutto si è svolto regolarmente: alcune pratiche si sono infatti concluse con la stipula dei relativi atti notarili definitivi e con il contestuale versamento delle indennità residue.
Successivamente, però, i rimanenti proprietari sono stati informati a
 

mezzo lettera raccomandata che le indennità ancora dovute loro erano state depositate presso la Cassa DD.PP. di Bologna.
Ora, per incassare tali somme così depositate - oltre a seguire specifiche modalità stabilite dalla Cassa DD.PP. - è necessario ottenere previamente il decreto di svincolo dell'indennità di esproprio da parte della Prefettura. A tal fine, è richiesta la presentazione di apposita istanza, corredata da una serie di documenti, il cui costo è superiore a 100 Euro.
Considerato che mediamente l'indennità residua da incassare è di circa € 100,00 nella maggior parte dei casi risulta antieconomico chiedere persino lo svincolo!

Il comportamento tenuto da Autostrade per l'Italia S.p.A. è palesemente scorretto, innanzitutto atteso quanto pattuito negli atti notarili sostitutivi della procedura espropriativa.
Perché sono state seguite modalità diverse per definire pratiche identiche?
E' giusto che alcuni proprietari debbano spendere più di quanto devono incassare o che addirittura siano costretti a rinunciare a quanto loro ancora dovuto perché antieconomico?
L'Amministrazione comunale è stata di tanto informata - sia dagli interessati sia dal gruppo consiliare di minoranza - ma al momento ci risulta che niente sia cambiato!
Speriamo che per le pratiche ancora non definite si adottino procedure più corrette nei confronti dei cittadini.

LAVORANDO INSIEME ......

E’ stato un successo anche quest’anno: di partecipazione ed organizzazione. Una bella serata nella quale oltre 1000 persone hanno cenato, chiacchierato e ballato fino a tardi in amicizia ed allegria.
A dimostrazione che quando si lavora insieme si raggiungono risultati eccellenti.
E’ questo lo spirito giusto che dovrebbe assumere chiunque si impegni a lavorare per il paese.

 

VOGLIAMO RIAPRIRE IL CINEMA NAZIONALE

 

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